Scienze della Comunicazione dice B.A.S.T.A alla disinformazione e apre a nuovi equilibri gennaio 14, 2011
Posted by adsdc2009 in adsdc, associazione dottori in scienze della comunicazione, Blog ADSDC, News, scienze della comunicazione, social network.Tags: adsdc, almalaurea su scienze della comunicazione, andrea cammelli, associazione dottori in scienze della comunicazione, Associazione italiana dottori in Scienze della Comunicazione, associazione italiana SDC, associazione nazionale, comunicazione, comunicazionepuntodoc, dipartimentodi disciplinedella comunicazione unibo, dis.amb.iguando, Elisabetta gola, gelmini bocciata agli esami, giovanna cosenza, la gelmini bocciata, luigi pilloni, magistrale in semiotica a unibo, maria stella gelmini, maria stella gelmini bocciata, mario morcellini, scienze della comunicazione, scienze della comunicazione: amenità contro dati, social network, università, università di bologna
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Con grande piacere ricevo e pubblico il contributo della Prof. Giovanna Cosenza Presidente della Magistrale in Semiotica presso il Dipartimento di Discipline della Comunicazione dell’Università di Bologna
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Per parte nostra riteniamo particolamente importanti questi contributi e ci auguriamo che gli stessi vengano ulteriormente arrichiti da ulteriori suggerimenti e proposte che altri Presidenti vogliono fare per allineare la “loro” proposta formativa ai migliori standard internazionali in fatto di Comunicazione. Dentro l’università italiana, in taluni casi, le facolta e i corsi di laurea in scienze della comunicazione rappresentano delle vere e proprie eccellenze che nulla hanno da invidiare alle migliori realtà internazionali.
Infine, mi permetto di dire che con una mobilitazione mai registrata prima, così forte, sentita e convinta si è raggiunto e superato un punto di non ritorno: è palpitante in tutti noi la coscienza che più a nessuno (a qualunque colore appartenga) sarà consentito usare termini fuori luogo parlando di Scienze della Comunicazione senza pagare un caro prezzo in termini di reputazione personale (Gelmini docet) .
Luigi Pilloni
p.s. E’ di questi giorni la proposta di istituire una sorta di commissione conoscitiva composta da rappresentanti del ministero, presidi, organizzazioni dei laureati e laureandi, imprenditori per uno confronto/scambio di idee su come rendere ancora più efficaci i nuovi paradigmi legati ai temi della comunicazione, vogliamo parlarne concretamente?
Su SDC e le prospettive della laurea potrebbe interessarti anche questo contributo di Alessio Viscardi
Lo condivido sulla mia pagina di facebook. E con un certo orgoglio!!
Anche io da Semiologa, laureata in Sc. della Comunicazione, lo condivido con grande orgoglio!
Condivido in pieno da dottoranda in sociologia dei processi comunicativi (laureata in Sc. dellA comunicazionE)
Grazie a lei, caro Luigi: è doveroso combattere quuesti controproducenti e ormai esasperanti pregiudizi.
Grazie a tutti!
Teniamoci aggiornati e grazie!!
Condivido ogni riga di questo contributo!La Gelmini farebbe bene a documentarsi prima di dire amenità!
Per la commissione assolutamente si. Questi blog li leggiamo solo noi addetti ai lavori dobbiamo passare ad iniziative concrete!
very good writing. in wait for the next article, greetings
Da neolaureata in Comunicazione, sono stufa di questi continui pregiudizi!
Condivido appieno la proposta!
[…] verità” ma che chiama chi opera in comunicazione ad una riflessione forte. L’Associazione dei Dottori in Scienze Della Comunicazione non ha preso bene l’uscita del ministro Gelmini, che di seguito riportiamo, via Giovanna […]
Condivido completamente. Grazie per questo prezioso servizio.
Abbiamo avuto la “sfortuna” che la ministra ha fatto la sua pessima affermazione in un momento in cui l’attenzione mediatica è concentrata su tutt’altro. Per sperare che i nostri sforzi non siano vani, dobbiamo cercare di “tenere duro”, di continuare a farci sentire per settimane ancora fino a quando le nostre parole saranno ascoltate!
Ciao Glory, sono d’accordo sul tuo post anche se ritengo che mai nessuno avrà più il coraggio di fare affermazioni gelmini/tipo su SDC
Probabilmente no (speriamo), però credo che dovremmo prendere la “palla al balzo”, se non lo facessimo tutte queste nostre parole richiano di restare, appunto, solo parole.
Alla ministra Gelmini va anche ricordata una cosetta semplice semplice. La mancata applicazione di una legge dello Stato: la legge n°150 del 2000, che, combinata con il Regolamento n°422 del 2001, riserva ai laureati in Scienze della comunicazione e ai laureati in Relazioni pubbliche i posti negli Uffici stampa degli enti pubblici (e degli enti privati che erogano servizi pubblici). Posti usurpati invece da orde di laureati in Giurisprudenza, Scienze politiche, Sociologia e altre “amenità”, o, peggio, da impiegati non laureati che si fregiano del titolo di “comunicatori” dopo sommari corsi in comunicazione, magari della durata di tre mesi. Fate un po’ i conti: sono migliaia di posti di lavoro, gestiti finora con criteri clientelari. Il malcostume di continuare a gestire clientelarmente questi ruoli vitali spiega la campagna di diffamazione che ha immediatamente accolto il corso di laurea in Scienze della comunicazione. Come difendersi? Impugnando sistematicamente tutti i bandi di concorso che violano la legge 150/2000 e il Regolamento 422/2001, e tutti gli incarichi a chiamata diretta.
🙂
Questo per ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE DELL’ENTE PARCO DELLE FORESTE CASENTINESI (scade domani), ad esempio, richiede l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti da almeno 5 anni (vogliono gente giovane, insomma) e NON la laurea in Scienze della comunicazione (gli amici del Parco – Giochi? – chiedono il diploma di scuola superiore…)!
Condivido le vostre iniziative, e suggerisco da ex studente di sc della comunicazione sociale e istituzionale di promuovere la nostre competenze come una reale risposta al bisogno di trasparenza fra le istanze della cittadinanza e la P.a. Per quanto riguarda le parole del ministro Gelmini, personalmente ritengo che la possibilità di accedere a molti rami del sapere umanistico attraverso il corso di laurea in comunicazione dovrebbe aprire nuovi scenari all’interno della formazione, vale a dire la comunicazione potrebbe essere considerata come nuova disciplina nelle scuole secondarie. buona fortuna
Sono un neolaurato in comunicazione…più precisamente Relazioni Pubbliche e Pubblicità e vi dico che a me della Gelmini e di quello che dice non me ne frega un c….sta a noi adesso e mai come ora dimostrare che corsi del genere servono per quelle aziende che vogliono comunicare al proprio interno e verso l’esterno di un mondo sempre più veloce nei suoi rapporti e che paradossalmente comunica sempre meno e con mezzi sempre meno efficaci…per quanto riguarda le aziende italiane in genere…!!!
Giovanni Vitale scrive:
“Al noto adagio che definisce il popolo italico di poeti, santi e navigatori andrebbe aggiunto anche COMUNICATORI! Da noi “la comunicazione è come la musica: c’è chi la pratica attraverso lo studio e chi invece suona ad orecchio!”. Questi ultimi, ahinoi, sono la maggioranza, persone senza le più elementari nozioni di ba…se o, peggio, che le applicano alla rinfusa. Tali praticoni sono i più abili a farsi spazio fra le occasioni lavorative, in un mercato in cui le accademie sono rese avulse dal confronto con le reali esigenze produttive, in cui il clientelismo politico-familiare soverchia ogni criterio meritocratico, in cui la conoscenza è surclassata dalla furbizia maneggiona. Auguro ai colleghi più giovani carriere più soddisfacenti, raccomandando loro di non tralasciare, però, di spernacchiare certe insulse esternazioni sulla nostra professionalità, con la consapevolezza che l’impegno e la storia faranno giustizia di tali idiozie!”
Buon “do di petto” Giovanni!!
Luigi
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