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Se-i sogni svaniscono a Kabul settembre 17, 2009

Posted by adsdc2009 in News.
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headlut

Anch’io ho conosciuto dei bravissimi ragazzi, tra loro si chiamavano orgogliosamente “parà”, ho conosciuto le loro mamme e tutti i loro affetti; mi hanno parlato dei loro sogni, delle loro emozioni, della loro paura… non c’era alcun bisogno di farlo, soprattutto la paura era ben presente nel loro sguardo… credo per sempre! «Perché partite?» «Si parte per un’idea, una bandiera, per la democrazia. Si parte per portare la pace, per difendere gli oppressi, spesso per bisogno». Dentro me, qualunque fosse il motivo, pensavo che si parte pagando comunque  un prezzo troppo alto lasciando a casa moglie, figli, fidanzata, amici. Se proprio si deve farlo, si parte soprattutto sperando di non tornare coperti con una bandiera, come gli eroi. Oggi, a sei loro amici parà, è toccata proprio questa sorte. L’auspicio è che il loro sacrificio sia stato fatto per tutti i nobili fini nei quali hanno creduto, ma un atroce dubbio mi assale: quali veri interessi stiamo difendendo laggiù? Intanto si discute se “uscire presto”, “ritirarsi” o essere “a Natale tutti a casa”.

 

A nome mio e di tutti i quattromilanovecentocinquanta Colleghi sentite condoglianze alle Famiglie di Davide, Gian Domenico, Matteo, Antonio, Roberto e Massimiliano.

 

Luigi Pilloni

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Commenti»

1. Marina - settembre 17, 2009

Partecipo con grande affetto al dolore dei familiari!

2. Francesco - settembre 17, 2009

Onore ai caduti.

3. Carla S. - settembre 17, 2009

è un inferno! Cosa ci facciamo lì?

4. rosy p - settembre 17, 2009

Credo proprio che tu abbia ragione, petrolio, gas, e poi cos’altro? Mi unisco al lutto di tutti voi. Ciao e grazie per tutto quello che state facendo per Scienze della comunicazione.

5. Raffa Onali - settembre 17, 2009

Sentite condoglianze anche da parte mia.

6. annarita - settembre 18, 2009

Sono molto colpita, condoglianze

7. cristina - settembre 18, 2009

sto sentendo troppe parole, silenzio e rispetto!

8. Enrico - settembre 18, 2009

La pace ela democrazia… sono in guerra!

9. Camilla - settembre 18, 2009

Condoglianze.

10. Valentina g - settembre 18, 2009

Condoglianze anche da parte mia!

11. Giovanni - settembre 18, 2009

Voglio lasciare anche qui un segno di affetto e di riconoscenza. Grazie ai nostri soldati!

12. Alessandro - settembre 18, 2009

Non possiamo portare la pace e ricevere morti, qualcosa mi sfugge

13. Valeria - settembre 18, 2009

Sono molto addolorata pace a loro.

14. Monica - settembre 18, 2009

Ho il cuore gonfio di dolore, spero che lo stato sappia fare tesoro del loro sacrificio

15. Stefano - settembre 18, 2009

Spettacolarizzare o soffrire di nascosto?

16. Daniele - settembre 18, 2009

Non condivido quanti scrivono che bisogna fare finta di nulla! Chi non manifesta il proprio pensiero semplicemente NON ESISTE! Questi soldati sono morti sul serio vogliamo dimenticarli subito anche mediaticamente?

17. Antonio - settembre 18, 2009

Questo è un luogo per comunicatori, concordo con Daniele che dobbiamo continuare a parlarne con equilibrio e libera-mente!
Sono vicino ai familiari in questo momento di grande dolore. Ciao

18. Antonino - settembre 18, 2009

Che tristezza!

19. monica mag - settembre 18, 2009

Tutta la sardegna è vicina alla fam mureddu

20. Valeria - settembre 18, 2009

Da qualche parte ho letto che esportiamo la pace e importiamo i morti… effettivamente qualcosa non quadra!

21. Flavio - settembre 19, 2009

un segnale per ricordare

22. Antonello - settembre 19, 2009

Onore ai caduti.

23. Sergio - settembre 19, 2009

Che il vostro sacrificio non sia stato vano.

24. Marianna - settembre 19, 2009

Grazie!

25. Lorenzo - settembre 19, 2009

Riposate in pace!

26. Ilaria - settembre 19, 2009

Grazie per il vostro insegnamento di abnegazione al dovere!

27. Roberta - settembre 19, 2009

Sono vocina ai vostri cari

28. Claudia - settembre 19, 2009

Sono certa che l’Italia non vi dimenticherà.

29. Matteo - settembre 19, 2009

Impareremo da Voi a combattere!

30. Grazia - settembre 19, 2009

La democrazia va difesa ogni giorno.

31. Massimo - settembre 19, 2009

non sono morti perchè vivono ancora con noi, per sempre!

32. Giovanni - settembre 20, 2009

Mi unisco alla vostra composta partecipazione!

33. Flavio Mertz - settembre 20, 2009

Davide, Gian Domenico, Matteo, Antonio, Roberto e Massimiliano non sarete dimenticati. Ciao

34. Luca - settembre 21, 2009

Non vorrei essere ignorante o insensibile, ma perchè non facciamo funerali di stato anche per gli operai che muoiono in fabbrica? Non affrontano anche loro tutti i giorni situazioni di pericolo per portare a casa la pagnotta? Con l’unica differenza che loro non vanno in guerra (non in “missione di pace”). é guerra gente, il fattore di rischio è altissimo, si muore in guerra!!!!
Mi dispiace davvero per le famiglie, ma non vedo il motivo di tutta questa ipocrisia e tipico buonismo all’italiana.

35. Ilaria - settembre 22, 2009

Allora da dove iniziamo? Per rispondere a Luca: è nessario tenere ben presenti i livelli della discussione senza mischiarli, intendendo dire che è molto facile far accettare la tua posizione perché sostiene una cosa che ognuno di noi ricosce essere vera e sulle cose vere la lista si allungherebbe e di molto! Il tuo è un discorso spesso portato come argomento da una parte dell’Italia, almeno su queste cose non dividiamoci, non iniziamo discussioni su quale morte vale di più o di meno, sono gli scopi per cui si muore che vanno tenuti ben in mente.
Ciao


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